La Casa di Massimo e Spazi Immensi
di Patrizia Di Vincenz
il 10 ottobre è stata la giornata mondiale per la salute mentale e vorrei raccontarvi la storia di una cooperativa sociale per l’integrazione di giovani e giovanissimi con disagio psichico a Roma, che si sono messi insieme anche per colmare in parte l’immenso vuoto delle istituzioni in questo momento. La cooperativa fa capo a una comunità terapeutica che si trova a Monteverde. Di solito le comunità si trovano sempre in luoghi isolati, ‘tranquilli’, dove i pazienti non sono esposti ai pericoli della città e non arrecano disturbo con i loro comportamenti. Villa Letizia è nata invece nel cuore di Monteverde proprio per tentare di tenere i ragazzi dentro il tessuto del quartiere: Ma è stato molto difficile in questi sei anni costruire un rapporto con gli abitanti, superare diffidenze e paure. Oggi i ragazzi frequentano il bar, la lavanderia, la parrocchia, servono anche ai tavoli della mensa per i poveri della Caritas di quartiere la domenica. E ora la cooperativa sta avviando delle attività lavorative, sempre dentro il quartiere. Parlare di questa cooperativa serve anche a dare speranza a chi invece è solo con la malattia, alle famiglie che non sanno dove trovare aiuto e forse la giornata mondiale può essere una buona occasione. Fra l’altro quest’anno è dedicata alla depressione, un problema sempre più diffuso fra i giovani e con un impatto sociale preoccupante.
Il 10 ottobre sarà una occasione preziosa di sensibilizzazione su un tema specifico, quest’anno la “depressione: crisi globale”. La crisi globale economica e di valori che colpisce la società sta determinando a livello collettivo una depressione molto simile a quella che colpisce molte persone affette da disturbi mentali. La depressione clinica colpisce più di 350 milioni di persone di tutte le età, in tutte le comunità. Anche se ci sono noti trattamenti efficaci per la depressione, l’accesso alle cure è un problema nella maggior parte del mondo e in alcuni paesi, meno del 10% di coloro che hanno bisogno di questo trattamento vi accedono.
Da circa 6 anni Villa Letizia, che opera per il sistema sanitario regionale, tenta di dare risposte sufficientemente adeguate all’emergenza rappresentata da minori ed adolescenti con sofferenza psichica in condizioni di grave disagio, e alle problematiche di pazienti psichiatrici adulti.Gli ospiti della comunità hanno vissuto in questi anni nel quartiere frequentando i comuni luoghi di aggregazione e sperimentando il valore della relazione con gli altri, combattendo la “voglia di isolamento” che spesso le patologie mentali inducono, e combattendo lo stigma che tali problematiche porta con sé. Hanno continuato a vivere insieme agli altri malgrado la malattia mentale, migliorando le proprie abilità personali e relazionali e contenendo i sintomi spesso devastanti del loro disturbo.
Gli obiettivi principali del programma di attività di integrazione sociale proposte dalle due associazioni sono di sviluppare azioni che abbiano valenza occupazionale, terapeutica e lavorativa per costruire imprese sociali realmente no-profit che stiano in piedi autonomamente sul mercato, grazie alla qualità e alla concorrenzialità dei prezzi dei servizi resi e/o delle merci vendute; raccogliere esperienze di tutela dei diritti dei soggetti fragili per metterle in rete ed unificare sportelli sociali aperti ai cittadini all’interno delle diverse attività di integrazione sociale promosse dal piano; sviluppare un sistema di supported housing (abitazioni protette) per gli utenti che necessitano un inserimento sociale in continuità con l’ambiente terapeutico della comunità, ma in una vera casa.
In un momento di crisi economica e di penuria di risorse istituzionali, l’idea di individuare realtà presenti sul territorio accomunate dalla finalità no-profit favorisce la realizzazione di attività che devono semplicemente coprire le spese vive e quelle del personale impiegato: l’eventuale ricavo aggiuntivo verrà reimpiegato nelle altre attività del piano.
I progetti, alcuni già in corso e altri in via di realizzazione sono:
1-“Contro Corrente” – Laboratorio professionale di Tappezzeria Nautica. Il laboratorio è già attivo presso un locale all’interno della comunità; l’attività formativa degli utenti è iniziata il 3 ottobre scorso con una serie di 12 incontri formativi (tra incontri d’aula ed esperienze in cantiere navale). L’attività consisterà nella progettazione, confezione e vendita di accessori per la nautica (cappottine, copri barca, copri timone, cuscineria, etc…). Il laboratorio può confezionare tendaggi da negozio o da abitazione, da interni ed esterni.
2- “Robe da Matti: laboratori creativi di utilizzo e riutilizzo” – Laboratorio creativo artistico, laboratorio creativo di sartoria, laboratorio artigianale “La Pecora Nera”, laboratorio di manutenzione edile, laboratorio di restauro di mobili. I laboratori sono ospitati all’interno di un negozio su strada sito in Via di San Vittore 13 a poche decine di metri dalla comunità, di cui alcuni spazi verranno utilizzati come magazzini.
3- “Spazi Immensi per l’agricoltura sociale” – Produzione e Vendita di prodotti agricoli. La cooperativa ha partecipato ad un bando della Provincia di Roma per l’agricoltura sociale ed utilizzerà un’area agricola di circa 4 ettari con 200 piante di ulivo in uso al “CeIS” Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi. I prodotti agricoli saranno venduti presso un banco del mercato rionale di Testaccio, messo a disposizione da “La Casa di Massimo” Associazione ONLUS.
4- Trattoria “… ce sei o ce fai???” – E’ prevista la presa in gestione di un’attività di ristorazione nelle strette vicinanze della comunità, che permetterà a diversi utenti ed ex utenti della comunità di lavorare in un ambiente che favorisca le relazioni umane. La trattoria avrà come modello la classica trattoria di quartiere anni 50, con la possibilità di consumare pasti semplici ma di buona qualità ad un prezzo contenuto. La trattoria sarà uno spazio di ritrovo e di integrazione aperto ad iniziative sociali, espressive ed artistiche.
5- “Trip” (Trasporto Riservato ad Iniziative Psicosociali). La cooperativa “Spazi Immensi” è proprietaria di un mezzo di trasporto di 9 posti ed è comodataria di un pullmino di proprietà dell’ATAC di ulteriori 8 posti + 1 posto disabili motori. Questi mezzi sono a disposizione di chiunque voglia organizzare attività lavorative, formative e ricreative a vantaggio di persone con fragilità psichica e/o patologia psichiatrica.
Per ciò che riguarda le risorse economiche per lo sviluppo dei progetti si pensa di utilizzare la modalità di finanziamento del crowdfunding. Il crowdfunding è un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizzano il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone ed organizzazioni. E’ una forma di ‘finanziamento dal basso’. In un periodo in cui le associazioni di volontariato lamentano la difficoltà di reperire i fondi necessari per realizzare progetti vitali per chi è in difficoltà, praticare nuovi strumenti può aiutare ad incontrare pubblico, consenso e condivisione e può rappresentare una scelta vincente
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