video Zingaretti

 

A nome di Scalea. grazie alla Caritas per l’impegno per la salute mentale e congratulazioni per il meritatissimo riconoscimento.
Giovanna Penati a nome del Direttivo e volontari tutti

 

Vorrei condividere con tutti voi l’emozione per il riconoscimento dell’impegno quotidiano di tutti i volontari dell’Area Sanitaria Caritas.

Grazie per tutte le volte che mi avete sostenuta, incoraggiata e “accolta”.

                                                                                                     Daniela

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Daniela Pezzi

Caritas Diocesana di Roma, Area Sanitaria

Via Marsala 97/103     00185 Roma

tel. 06.44340247 – 4454791

fax 06.4457095

salute.mentale@areasanitaria.it

Carissime/i,
come già comunicato da Gonzalo, l’Area Sanitaria della Caritas di Roma è stata insignita della medaglia d’oro al merito della sanità pubblica. Per noi, per tutti noi un grande onore non per il riconoscimento in sé, personalmente non amo premi e riconoscimenti vari, ma perché colloca il nostro impegno nel giusto ambito che non è quello “apparente” della filantropia ma è quello della sanità pubblica, così come definita dalla nostra Costituzione e dalla legge costitutiva il SSN, e cioè del bene comune, dell’equità, della giustizia sociale … perché la “carità esige la giustizia” (Benedetto XVI). E noi il bene comune lo intendiamo arricchito di Carità, di Amore per il prossimo a qualsiasi storia o cultura appartenga … Questo mix di Amore e Giustizia vuole essere l’Area Sanitaria, dove è collocata l’esperienza di ciascuno di voi, unica per motivazioni ed impegno, legata alla propria storia umana e professionale, per alcuni anche un cammino di fede, per tutti un orizzonte di senso.
Questa mail per dire che la medaglia d’oro al merito della sanità pubblica è una medaglia di tutte/i: noi impegnati nell’oggi, ma anche di tutti coloro che nel passato hanno incrociato la loro storia con i servizi dell’Area Sanitaria … ma oserei dire che è la medaglia anche dei nostri pazienti, spesso invisibili, calpestati nei diritti, resi arroganti dalla marginalità, schiacciati da una esistenza indegna o da opportunità mai arrivate o sfuggite …

Non è la medaglia che ci motiva ma è l’occasione per dirci che ci siamo, per riconoscerci in un progetto comune e per ricordare quanti hanno permesso quest’impegno. Penso a Riccardo Colasanti “il fondatore” (lui non ama essere chiamato così, anzi non vorrebbe nemmeno essere ricordato …) che oltre 30 anni fa ha attivato un piccolo centro medico a Ostia trasferito poi dai salesiani a Roma Termini: adesso è impegnato tra New York e l’Ecuador a “fondare” altri progetti tra sogni e realtà; a don Luigi Di Liegro che ha creduto in questo impegno fin dall’inizio e ci ha sostenuti fino a pochi giorni dalla sua morte nel 1997 (l’ultimo suo discorso in pubblico ci sprona ad andare avanti “per una cultura diversa”); a tutti gli amici dell’Associazione F. Rielo (attivissima fino a metà degli anni ‘90 e poi partner in ambito formativo); alle Suore Elisabettine di Padova che ci hanno sempre sostenuto concretamente con strutture e competenze; a don Guerino di Tora, oggi amato Vescovo, che ci ha fatto crescere (a lui dobbiamo i lavori del 2000 e la collocazione attuale del Poliambulatorio, la fiducia nel progetto “ferite invisibili”, gli spazi dell’attuale Centro Odontoiatrico, la possibilità di sperimentarci con i cinesi …) ed infine a don Enrico Feroci che si esprime così: «A tutti coloro che sono attualmente impegnati nell’Area sanitaria e che lo sono stati negli anni passati (complessivamente quasi 2.000 volontari) va questo riconoscimento, come testimonianza di una attenzione delle Istituzioni a chi fa del proprio servizio un elemento di prossimità ai più deboli e fragili della società, con un’ottica di una sanità pubblica che non può escludere nessuno … … L’opera di carità della Chiesa di Roma è solo un segno, ampiamente insufficiente, per il contrasto del disagio. È un modo però per indicare alle Istituzioni ed ai cittadini che la prima e vera solidarietà è quella che ognuno di noi riesce a fare nel quotidiano, aprendo gli occhi e prestando attenzione a chi gli è più prossimo”.

Vedi: http://www.caritasroma.it/2013/07/il-presidente-della-repubblica-giorgio-napolitano-conferisce-alla-caritas-di-roma-la-medaglia-d’oro-al-merito-della-sanita-pubblica/

Infine un ultimo passaggio: per una piacevole coincidenza (…) giovedì pomeriggio è venuto a trovarci presso il Poliambulatorio, il Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, che ci ha assicurato il sostegno concreto dell’Istituzione per i prossimi anni. Ciò per noi è un ulteriore responsabilità per fare del nostro servizio per il “bene comune” un reale e concreto segno di prossimità. E questo ci ha spinto anche ad aderire ad una campagna di grande impegno civile che chiede una uniforme applicazione delle normative in essere per garantire la tutela sanitaria agli immigrati con particolare riferimento ai bambini.

Visita Zingaretti. Vedi: http://www.youtube.com/watch?v=uyXlr65lGac

Adesione Appello. Vedi: http://www.caritasroma.it/2013/07/una-medaglia-doro-di-denuncia/

Perché l’Appello. Vedi:www.simmweb.it

In questi giorni di mezza estate, mentre molti di voi hanno permesso quotidianamente ai servizi dell’Area sanitaria di rispondere concretamente a bisogni nascosti, sono accadute anche queste cose che ho “narrato” perché l’impegno di ciascuno è impegno di tutti.

Buona estate

Salvatore Geraci

2013.medaglia attestato

2013.medaglia motivazione

onorificenza

incontro Zingaretti

Una bella e positiva notizia serale.
Complimenti v
ivissimi alla Caritas

Giovanna Penati, Scalea 93

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Caritas Diocesana di Roma, Area Sanitaria
Daniela Pezzi

Via Marsala 97/103     00185 Roma

tel. 06.44340247 – 4454791

fax 06.4457095

salute.mentale@areasanitaria.it

Carissimi,

 

vi scrivo al termine di una giornata di servizio molto intensa e particolare: il Presidente Zingaretti ha visitato l’Area Sanitaria Caritas rimanendo a lungo in colloquio con tutti noi. Mi ha colpito molto che lui ricordasse perfettamente quello che gli avevo descritto il 31 gennaio a S. Maria della Pietà circa l’assistenza psichiatrica regionale. Ora gli ho sottolineato che la situazione è ancor più peggiorata argomentando con esempi specifici (non c’era che l’imbarazzo della scelta, purtroppo…) Don Enrico, direttore Caritas, gli ha consegnato una nota su “Salute mentale” con le criticità più urgenti da affrontare. Siate certi che, avendo avuto questa preziosa opportunità, l’abbiamo utilizzata  per essere la voce di tutti, proponendo quelle soluzioni che più volte il nostro “mondo folle” ha richiesto senza essere però ascoltato.

 

Erano presenti giornalisti di TV e carta stampata: spero molto anche in loro e nella diffusione delle notizie.

 

A presto.

 

Cari saluti.

 

            Daniela

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il 20 luglio alla Festa dell’Unità per parlare della 181

Carissimi,

sabato  20 si avvicina e poiché ritengo che, l’Incontro-Dibattito che ci sarà al Festival dell’Unità sulla Proposta di ” Legge 181 “, sia un momento importante per saperne di più sulle nostre e sulle altrui proposte, vi invito a partecipare con una attenzione particolare.

Chi sta in ferie potrebbe fare un salto, chi è a Roma non può proprio mancare.

In allegato ripropongo il volantino corretto dell’incontro ed una nota su uno dei temi che sarà al centro del dibattito ” Famiglie da aiutare, famiglie grandi risorse”

Un saluto.

Giovanni Fiori

Famiglie Grandi Risorse

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Gli Stati membri devono imporre a tutti i datori di lavoro l’adozione di provvedimenti pratici ed efficaci a favore di tutti i disabili

16 luglio 2013

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La convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità – approvata a nome dell’Unione europea con una decisione del Consiglio UE 1 – ha lo scopo di promuovere, proteggere e garantire il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone disabili e di promuovere il rispetto per la loro intrinseca dignità.
La direttiva europea sulla parità di trattamento in materia di impiego 2 si fonda sulla considerazione che la discriminazione basata su una disabilità può pregiudicare il conseguimento degli obiettivi del Trattato, in particolare il raggiungimento di un elevato livello di occupazione e di protezione sociale, il miglioramento della qualità della vita, la coesione economica e sociale, la solidarietà e la libera circolazione delle persone. Tale direttiva stabilisce pertanto un quadro generale per la lotta a discriminazioni di questo tipo riguardo all’occupazione e alle condizioni di lavoro, al fine di rendere effettivo negli Stati membri il principio della parità di trattamento.

Per garantire ai disabili la parità di trattamento, la direttiva impone in particolare al datore di lavoro di adottare i provvedimenti appropriati, in funzione delle esigenze delle situazioni concrete, per consentire a tali persone di accedere ad un lavoro, di svolgerlo, di avere una promozione o di ricevere una formazione, a meno che tali provvedimenti comportino un onere finanziario sproporzionato. Tale onere non è sproporzionato quando è compensato in modo sufficiente da misure statali a favore dei disabili.

Il diritto italiano include vari provvedimenti legislativi 3 in materia di assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone disabili, nonché di diritto al lavoro.

La Commissione ha proposto dinanzi alla Corte di giustizia un ricorso per inadempimento, affermando che le garanzie e le agevolazioni previste a favore dei disabili in materia di occupazione dalla normativa italiana di trasposizione della direttiva 4 non riguardano tutti i disabili, tutti i datori di lavoro e tutti i diversi aspetti del rapporto di lavoro. Peraltro, l’attuazione dei provvedimenti legislativi italiani sarebbe affidata all’adozione di misure ulteriori da parte delle autorità locali o alla conclusione di apposite convenzioni tra queste e i datori di lavoro e pertanto non conferirebbe ai disabili diritti azionabili direttamente in giudizio.

Nell’odierna sentenza, la Corte dichiara che, se è vero che la nozione di «handicap» non è espressamente definita nella direttiva, essa deve essere intesa alla luce della convenzione dell’ONU, nel senso che si riferisce ad una limitazione risultante in particolare da menomazioni fisiche, mentali o psichiche durature, le quali, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione della persona alla vita professionale su base di uguaglianza con gli altri lavoratori.

La convenzione dell’ONU contempla poi un’ampia definizione degli «accomodamenti ragionevoli», con i quali intende gli adattamenti da prevedere in una determinata situazione per garantire alla persona disabile il godimento e l’esercizio di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali su base di uguaglianza con gli altri.

Inoltre, la Corte ha già statuito 5 che tale concetto si riferisce all’eliminazione delle barriere che ostacolano la piena ed effettiva partecipazione delle persone disabili alla vita professionale su base di uguaglianza con gli altri lavoratori.

Pertanto, gli Stati membri devono stabilire un obbligo per i datori di lavoro di adottare provvedimenti efficaci e pratici (sistemando i locali, adattando le attrezzature, i ritmi di lavoro o la ripartizione dei compiti) in funzione delle esigenze delle situazioni concrete, per consentire ai disabili di accedere a un lavoro, di svolgerlo, di avere una promozione o di ricevere una formazione, senza tuttavia imporre al datore di lavoro un onere sproporzionato.

La Corte sottolinea che siffatto obbligo riguarda tutti i datori di lavoro. Non è sufficiente che gli Stati membri prevedano misure di incentivo e di sostegno, ma è loro compito imporre a tutti i datori di lavoro l’obbligo di adottare provvedimenti efficaci e pratici, in funzione delle esigenze delle situazioni concrete.

La Corte esamina le varie misure adottate dall’Italia per l’inserimento professionale dei disabili e conclude che tali misure, anche ove valutate nel loro complesso, non impongono a tutti i datori di lavoro l’adozione di provvedimenti efficaci e pratici, in funzione delle esigenze delle situazioni concrete, a favore di tutti i disabili, che riguardino i diversi aspetti delle condizioni di lavoro e consentano loro di accedere ad un lavoro, di svolgerlo, di avere una promozione o di ricevere una formazione.

Di conseguenza, l’Italia è venuta meno ai propri obblighi.

IMPORTANTE: La Commissione o un altro Stato membro possono proporre un ricorso per inadempimento diretto contro uno Stato membro che è venuto meno ai propri obblighi derivanti dal diritto dell’Unione. Qualora la Corte di giustizia accerti l’inadempimento, lo Stato membro interessato deve conformarsi alla sentenza senza indugio.

La Commissione, qualora ritenga che lo Stato membro non si sia conformato alla sentenza, può proporre un altro ricorso chiedendo sanzioni pecuniarie. Tuttavia, in caso di mancata comunicazione delle misure di attuazione di una direttiva alla Commissione, su domanda di quest’ultima, la Corte di giustizia può infliggere sanzioni pecuniarie, al momento della prima sentenza.

 

Giovannini: “32 milioni in più per l’accesso al lavoro dei disabili”

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GIOVANNINI A BOLOGNA: “32 MILIONI IN PIÙ PER L’ACCESSO AL LAVORO DEI DISABILI”

Il ministro alla giornata conclusiva della Conferenza sulla disabilità. Le risorse già disponibili nel 2013. “Decisione presa in occasione del decreto lavoro, ma abbiamo la possibilità di aumentare il fondo da due a 12 milioni quest”anno e a 22 milioni l”anno prossimo”

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BOLOGNA – In aumento le risorse per l’accesso al lavoro dei disabili: 10 milioni in più già sul 2013. Li promette il ministro per il Lavoro e le Politiche sociali Enrico Giovannini, intervenendo alla Conferenza nazionale sulla disabilità in corso a Bologna. “E’ stata una decisione del Governo- puntualizza Giovannini- in occasione del decreto lavoro abbiamo preso questa decisione che poi come veicolo normativo seguirà le migliori strade amministrative. Ma- sottolinea il ministro- abbiamo la possibilità di aumentare da due a 12 milioni quest’anno e a 22 milioni l’anno prossimo il fondo per le assunzioni disabili”. Per mettere in campo questi fondi, precisa ancora Giovannini, “lo strumento normativo lo stiamo valutando”. Nel corso del suo intervento il ministro ha anche fatto il punto sugli interventi già messi in atto: “nel decreto lavoro abbiamo già fatto interventi che aiutano e che segnalano da questo punto di vista l’attenzione verso per esempio l”inabilità, chiarendo dopo anni di contestazioni, anche giudiziarie, che il reddito che conta per la pensione di inabilità è quello individuale. Questo è un passaggio molto importante che sana tra l’altro migliaia di contenziosi”.

(13 luglio 2013)

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20 luglio 2013 – Festa dell’Unità: Incontro sulla 181

Carissimi,
stiamo facendo la raccolta delle firme per la Proposta di legge di iniziativa popolare " Legge 181 ".
presso il Festival dell'Unità, che si svolge nei pressi della Basilica di S.
Paolo  (Parco Schuster).
Per  il giorno 20.07.13 è stato organizzato un incontro-dibattito sui principali temi della nostra Proposta. Sarà un momento importante per mettere a confronto anche  opinioni diverse. In allegato trovate il depliant  relativo all'incontro ed una scheda su uno dei punti proposti alla discussione:
                          " Fiducia e Speranza nei Servizi di salute mentale ".
Per chi non è in ferie è un caldo invito a partecipare, perché si parla della vita con i nostri cari.
Un saluto.
Giovanni Fiori

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20 luglio 2013 Festa Unità SP

Voto di solidarietà a favore di Peter Pan.

Cari amici,

sono qui a chiedervi un “voto di solidarietà” a favore dell’associazione Peter Pan, che da oltre 15 anni si occupa di accogliere e sostenere i familiari dei bambini in cura nei reparti di oncologia ed ematologia dell’ospedale Bambin Gesù di Roma e del Policlinico Umberto I. Peter Pan non ha contributi pubblici ma vive solo grazie alle donazioni di privati e al lavoro assolutamente volontario di un centinaio di persone. Ora c’è la possibilità di avere un contributo da parte di Unicredit, tramite una donazione all’associazione che riceverà più voti.

Mi rivolgo quindi a voi per chiedervi di votare per Peter Pan: è questione di un minuto ma è molto importante.
Seguite le istruzioni che seguono e, se potete, diffondete questa iniziativa.
Grazie grazie grazie.

Cinzia

 

Entra nel sito www.ilmiodono.it e clicca, nella colonna di destra in alto, su “Richiedi il codice e partecipa con il tuo voto”.

Otterrai subito, all’indirizzo email che avrai indicato nel modulo di richiesta, un codice che dovrai utilizzare per votare Peter Pan accedendo a:

 

Questo link punta direttamente alla pagina di Peter Pan dove cliccherai su “vota questa organizzazione”.

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