Progetto Wel.com.e. -Castel di Guido

Gentilissimo sig. Silvio
Le invio per conoscenza e diffusione il progetto ‘ figlio’ di quello del ‘Parco Armonico’ in atto a Castel di Guido.La partecipazione è gradita ed utile x gli interessati.  . Buona serata e grazie x la dispolnibilità e l’impegno profuso.
dr. Loggi

Progetto Welcome – file di stampa

spazio disponibile

 

Cara amica, caro amico, ai sensi dell’art.13 del nuovo codice sulla privacy (D.Lgs 196 del 30 giugno 2003), le e-mail informative e le newsletter  possono essere inviate solo con il consenso del destinatario. Gli indirizzi e-mail presenti nel nostro archivio provengono da contatti personali, da elenchi e servizi di pubblico dominio, pubblicati e presenti in Internet, in e-mail da noi ricevute. Sperando che tu voglia continuare a ricevere le nostre comunicazioni, ti assicuriamo che i tuoi dati saranno trattati con riservatezza, nel rispetto delle normative vigenti e che non verranno divulgati.

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Grazie90

Volantino Castel di Guido link per stampa e pdf

Caro dott. Loggi,

in allegato, c’è il file del volantino da girare via mail.

Stiamo cercando di risolvere il problema della assicurazione.

Grazie.

Un caro saluto.
Francesca Lulli

volantino Castel di Guido_small

Schermata

 

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programma musicale

 

Caro Silvio,
ti chiedo cortesemente  di pubblicizzare due nostri eventi, uno gratuito ….l’altro purtroppo no… ma abbiamo cercato di mantenere i costi bassi!
Il programma musicale è stato promosso per acquistare le attrezzature necessarie per rimettere nuovamente in funzione due installazioni del Museo Laboratorio della Mente danneggiate da un allagamento causato dalle piogge torrenziali di due settimane fa.

Un abbraccio
Pompeo Martellihebborn3itinerari musicali90

Fondazione Di Liegro – PROGETTO LABORATORIO DI VELA

PROGETTO LABORATORIO DI VELA

vela

UN LABORATORIO DI VELA 
PER ESSERE PROTAGONISTI NELLO SPORT E NELLA VITA

Roma, 4 febbraio 2014.

Al via il Laboratorio di Vela della Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro realizzato con il Dipartimento di salute Mentale della ASL RM B e lAssociazione velica Granlasco per promuovere un’attività sportiva e formativa orientata alla navigazione a vela rivolta a quasi 40 giovani che stanno seguendo un percorso terapeutico presso il Dipartimento di Salute Mentale della ASL RM B. Realizzato anche grazie al contributo del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Laboratorio ha anche lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dello sport velico nello sviluppo della personalità.

Al Laboratorio partecipano oltre 70 persone tra utenti del Dipartimento di Salute Mentale, istruttori di vela, operatori sanitari e volontari della Fondazione Di Liegro. Saranno costituiti equipaggi velici misti in cui tutti i partecipanti si troveranno a vivere una comune esperienza di navigazione in mare aperto nei diversi ruoli che si svolgono a bardo di una barca a vela (prodiere, timoniere, randista, pozzetto). A curare tutti gli aspetti della navigazione saranno gli istruttori della Associazione velica Granlasco di Roma che metteranno anche a disposizione le loro imbarcazioni a vela per le uscite in mare presso il Porto di Riva di Traiano.

Le modalità operative. Il progetto, avviato nel mese di gennaio 2014, consiste in un vero e proprio corso di vela solidale, nonché in attività formative volte all’inserimento socio-lavorativo attraverso visite e stage presso cantieri navali. Il programma prevede anche la partecipazione a manifestazioni veliche e a esperienze di navigazione in flotta allo scopo di far sperimentare gli “equipaggi” nell’ambito di sfide a carattere sportivo e di imprese marinare di lunga durata. Le attività in mare comprenderanno circa 10 uscite in barca e la realizzazione di una regata prevista tra giugno e luglio 2014 sulla rotta Riva di Traiano-Isola di Giannutri. Saranno organizzati 6 equipaggi ciascuno formato da 4 o 5 utenti della ASL RM B, un operatore della Asl RMB, un istruttore Granlasco e un volontario formato dalla Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro nell’ambito del corso “Volontari e famiglie in rete per la salute mentale”.

Al progetto, nato da una partnership tra Fondazione Di Liegro e Oltre le Barriere di Salerno, aderisce anche la Federazione Italiana Vela (FIV).

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LA STAMPA – Nel cervello c’è un “area social”

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TUTTOSCIENZE

 SCIENZA

24/02/2014 – RICERCA

Nel cervello c’è un “area social”

Possibile bersaglio di future terapie contro i disturbi del comportamento, come autismo, schizofrenia e disordini bipolaric

ROMA

È stata individuata nel cervello un’area “social”. Si tratterebbe di una piccola regione essenziale per memorizzare le relazioni sociali, ossia la capacità degli animali di riconoscere un individuo della stessa specie.

Pubblicato su Nature e ottenuto negli Stati Uniti, il risultato si deve al gruppo di ricerca del Columbia University Medical Center coordinato da Steven Siegelbaum.

L’area è stata individuata nei topi e, se confermata nell’uomo, potrebbe diventare il bersaglio di future terapie contro i disturbi del comportamento, come autismo, schizofrenia e disordini bipolari.

Chiamata CA2, l’area si trova nell’ippocampo, una regione già nota per il ruolo cruciale che gioca nella nostra capacità di ricordare. Recenti studi hanno dimostrato che le differenti sotto-regioni dell’ippocampo sono specializzate in funzioni specifiche per distinguere, ad esempio, ambienti simili già visti o per richiamare un ricordo da spunti parziali. «Tuttavia – rileva Siegelbaum – il ruolo di questa regione era rimasta in gran parte sconosciuto».

Per saperne di più i ricercatori hanno creato un topo transgenico in cui le cellule nervose della regione CA2 potevano essere selettivamente “silenziate”. Una volta silenziati i neuroni, sui topi sono stati condotti test comportamentali.

«Normalmente – spiega il primo autore Frederick Hitti – i topi mostrano curiosità verso un topo che non hanno mai incontrato, ma passano più tempo a scrutare un loro simile sconosciuto rispetto a uno familiare».

Nell’esperimento, però, gli animali non hanno mostrato alcuna preferenza per un topo nuovo contro uno già noto, e ciò indica, secondo Hitti, mancanza di memoria sociale. Anche nell’uomo è stato osservato che le lesioni dell’ippocampo compromettono la memoria sociale e questo fenomeno è associato a comportamenti sociali alterati, dalla schizofrenia all’autismo. Se l’area sarà individuata anche nell’uomo, sottolinea Siegelbaum, potrebbe costituire un nuovo bersaglio terapeutico per tali malattie.

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Partenza Gruppi Auto Mutuo Aiuto

Dal prossimo martedì 15 febbraio ripartono gli incontri di auto mutuo aiuto per familiari ed utenti dei servizi di salute mentale.

Gli incontri sono organizzati dalla Consulta per la Salute Mentale del 13° Municipio (ex 18°) e dall’Associazione “Spazio Disponibile” e sono ospitati nei locali del 13° Municipio.

Invitiamo le persone interessate a partecipare e tutti a dare la massima diffusione a questa comunicazione.

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Redattore Sociale – Lettera a Saviano: “Non associare psicofarmaci a manicomio”

http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/454945/Lettera-a-Saviano-Non-associare-psicofarmaci-a-manicomio

Lettera a Saviano: “Non associare psicofarmaci a manicomio”

Psicoradio, la radio di Bologna formata da 13 redattori in cura al dipartimento di salute mentale combatte da anni una battaglia sull’uso delle giuste parole: “Non bisogna coltivare la paura e i pregiudizi”

20 febbraio 2014

BOLOGNA – “Caro Roberto, siamo solidali con il tuo dolore (e noi di dolore ce ne intendiamo!) e anche con la tua paura nell’iniziare a prendere psicofarmaci, ci siamo passati”. Inizia così la lettera indirizzata a Saviano dopo l’intervista rilasciata a El Pais e ripresa, in Italia, da Il mattino. Vivere sotto scorta ha cambiato la vita dello scrittore che confessa: “A volte mi domando se finirò in un ospedale psichiatrico. Sul serio – conferma – Già adesso ho bisogno di psicofarmaci per tirare avanti e non era mai accaduto prima. Non ne faccio abuso, ma a volte ne ho necessità. E questa cosa non mi piace per nulla. Per questo spero che prima o poi finisca”.

Sono bastate queste parole sbagliate per suscitare nella redazione di Psicoradio una riflessione sull’utilizzo del linguaggio. D’altronde la radio, formata da 13 redattori in cura al dipartimento di psichiatria di Bologna, non è nuova a questi temi. “Non vogliamo più sentir parlare di ospedali psichiatrici, che per fortuna sono stati chiusi, almeno in Italia! – scrivono –E comunque, è proprio chi prende gli psicofarmaci che corre meno il rischio di essere ricoverato. Non bisogna coltivare la paura e i pregiudizi rispetto agli psicofarmaci, e non bisogna associare psicofarmaci e manicomio”. E infatti non sono pochi i giornali che hanno ripreso l’intervista di Saviano con titoli che alimentano associazioni sbagliate: da “Confessione shock di Saviano” a “È una non-vita, uso psicofarmaci”.

“Cosa c’è di così scioccante nel prendere psicofarmaci?”, si sono chiesti i redattori. Una puntata, quella che andrà in onda venerdì 21 febbraio alla 20.30 su tutte le radio di Popolare Network e domenica 23 alle 13.15 su Radio città del Capo, imperniata su questo. Dietro i microfoni 4 redattori si sveleranno raccontando le loro esperienze e paure nell’intraprendere un percorso farmacologico. “Pur comprendendo la situazione di Roberto Saviano – spiega Angela Cristelli, giornalista e tutor del progetto Psicoradio – dobbiamo stare attenti agli stereotipi che si vengono a creare”.

Non a caso la redazione ha lanciato già da qualche mese il concorso “Né matti, né pazzi” che invita gli ascoltatori a cercare un termine che possa mettere d’accordo chi fa informazione e chi è in cura. Gli incostanti, diversamente sensibili, particolarmente abili ma anche turbolenti e alternattivi sono solo alcune delle proposte arrivate in redazione per sostituire le parole. “Anche se matti spesso viene usato con “simpatia” – spiega – è un termine forte che non fa piacere ai nostri redattori”.

A chiudere la lettera, che ancora non ha ricevuto risposta ma che è stata mandata personalmente a Roberto Saviano, un augurio: quello di “riprendere in mano la tua vita e ti invitiamo, tu che fai battaglie per la libertà, ad associarti alla nostra, quella contro i pregiudizi sul dolore psichico!”. (irene leonardi)

© Copyright Redattore Sociale

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Disabili e sessualità: un ciclo di incontri in Sicilia

Disabili e sessualità: un ciclo di incontri in Sicilia

Il Cesvop promuove un percorso di informazione e sensibilizzazione sulla vita emotiva e affettiva delle persone con disabilità. Prossimi appuntamenti il 22 febbraio a Menfi e S. Margherita

18 febbraio 2014

AGRIGENTO – Ha preso il via il 14 febbraio a Sciacca, in provincia di Agrigento, il ciclo di incontri  dedicato a “Sessualità e Disabilità” E promosso dalle organizzazioni di volontariato della delegazione locale del Cesvop, il Csv di Palermo, nell’ambito del progetto di rete “Percorsi di informazione e prevenzione nei Comuni del DSS7”.
L’iniziativa, che toccherà anche i Comuni di Menfi e S. Margherita il 22 febbraio, affronta la questione della vita emotiva, affettiva e sessuale delle persone con disabilità e intende promuovere un dibattito scientifico, tecnico e di sensibilizzazione, rivolto agli operatori, ai genitori e a tutte le figure professionali che si occupano di disabilità.
In particolare i temi che si discuteranno sono: famiglie e sessualità dei figli disabili, dimensione corporea, affettiva e sessuale del disabile e educazione sessuale ai disabili.

Gli appuntamenti di Menfi e S. Margherita si terranno il 22 febbraio; il primo alle ore 10:00 nell’aula consiliare e il secondo alle ore 16:00 al Teatro Sant’Alessandro.
L’iniziativa è stata progettata, con il supporto del Cesvop, dalle organizzazioni di volontariato della delegazione di Sciacca: Agape onlus; Crescere insieme; Impara a sorridere; Gvv Menfi; Gvv S. Margherita; Gvv Sciacca; Cav Menfi; 5S onlus; Liltprov.le Agrigento; Abio Sciacca; Avis com.le di Menfi, con il patrocinato dei Comuni di Sciacca, Menfi, S. Margherita e con la collaborazione della Multisala Badia Grande di Sciacca e l’istituto comprensivo G. Tomasi di Lampedusa di S. Margherita.
Per maggiori informazioni visita il sito del CSV di Palermo.

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Superando.it – Un ricorso collettivo contro il nuovo ISEE

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Un ricorso collettivo contro il nuovo ISEE

È l’intero Decreto che ha regolamentato il nuovo ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente necessario per accedere a prestazioni sociali agevolate, ad essere infarcito di iniquità, disattenzioni e inasprimenti»: lo dichiarano i promotori di un ricorso collettivo nazionale contro l’Amministrazione Statale, cui possono partecipare tutti i cittadini, in opposizione appunto al nuovo ISEE

12345Il logo utilizzato dai promotori del ricorso collettivo contro il nuovo ISEE

«È unicamente a suon di cause legali che gli Italiani, da qualche anno a questa parte, ottengono il rispetto di diritti, inclusi quelli costituzionali che, in altri Paesi realmente civili, vengono dati per scontati. Ed è proprio alla Costituzione, la Legge italiana per eccellenza, quella cui deve riferirsi tutta la normativa, che un gruppo di cittadini ha deciso di appellarsi perché non venga cancellato quanto stabilito tra i suoi principi fondamentali, all’articolo 3: il diritto alla «rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana».
Inizia così la nota diffusa dai promotori – persone con disabilità e le loro famiglie – di unricorso collettivo nazionale contro l’Amministrazione Statale, cui possono partecipare tutti i cittadini, in opposizione al nuovo ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente necessario per accedere a prestazioni sociali agevolate, recentemente regolamentato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 159/13 (Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.19 del 24-1-2014), alla cui entrata a regime, per altro, come abbiamo sottolineato nei giorni scorsi, sono ancora necessari alcuni non trascurabili passaggi.

A proposito di quel Decreto, dichiarano ancora i promotori dell’azione legale, «in esso  sono stati fissati gli elementi utili a fotografare la “ricchezza” delle famiglie, individuata anche nelle indennità di accompagnamento e nei sostegni economici per l’assistenza domiciliare alla persone non autosufficienti, che vengono considerati alla stessa stregua delle plusvalenze di Borsa o dei redditi d’impresa. Altro elemento preoccupante è poi l’aver cancellato il coefficiente di riparametrazione che precedentemente considerava il disagio delle famiglie con disabilità. Ma del resto è tutto quel Decreto ad essere infarcito diiniquità, disattenzioni e inasprimenti».
«Attraverso questa causa – è la conclusione – i ricorrenti contesteranno l’impianto stesso del Decreto nella parte in cui considera reddito il sostegno sociale alla disabilità sancito dalla Costituzione; fissa un tetto massimo alle spese effettivamente sostenute e le limita a quelle deducibili dalla dichiarazione dei redditi; non consente l’intera detrazione delle spese sostenute per l’assistenza personale; discrimina in modo ingiustificato l’entità delle detrazioni tra disabili minorenni e disabili maggiorenni».

A curare il ricorso – per il quale sono stati avviati uno specifico blog e anche una pagina Facebook, denominati entrambi Stop al nuovo ISEE – sarà il costituzionalista e docente universitario Federico Sorrentino(S.B.)

Per ogni ulteriore informazione – e per eventuali adesioni -, si rimanda allo specificoblog Stop al nuovo ISEE e alla pagina Facebook dal medesimo titolo. Si può anche contattare l’indirizzo: presidenza@famigliedisabili.org.

17 febbraio 2014
Ultimo aggiornamento: 18 febbraio 2014 12:09

© Riproduzione riservata

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Grazie

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Voce della Luna – Teatro dell’Invisibile

locandina

Buongiorno,

allego la locandina dello spettacolo teatrale organizzato dal laboratorio integrato del centro diurno voce della luna della ASL Rm E

Elisa Monacelli

Roma Capitale

Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute

Direzione Servizi alla Persona e Integrazione Socio – Sanitaria U.O. Interventi di Supporto alle Persone Fragili Responabile Servizio Disagio Mentale  06-67105344 fax 06-77207587 elisa.monacelli@comune.roma.it

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GrazieSchermata del 2014-02-12 13:37:19


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