NAZIONALE DI CALCIO PER PERSONE CON PROBLEMI DI SALUTE MENTALE
Osaka 23-29 Febbraio 2016

L’ala destra si invola sulla fascia, dribblando un avversario, poi un altro.
Al centro dell’area di rigore Marione, un enorme centravanti che soffre di depressione, chiama a gran voce la palla: “passala, Benedetto, crossa, crossa!”.
Benedetto, un ragazzo di 30 anni affetto da schizofrenia, ignora le richieste del compagno e continua a dribblare. La palla si perde sul fondo.
Marione si avvicina al compagno, protestando: “la devi passare, Benedetto, passala!”.
Il ragazzo allarga le braccia, con un sorriso disarmante:
“’a Mario, io già sento le voci. Se te ce metti pure te…”
Mentre tra invasioni di campo, risse, scontri tra ultras, polemiche, il resto del mondo si ammala di calcio, da qualche parte c’è anche chi di calcio guarisce.
Succede a Osaka, dove dal 23 al 29 febbraio si terrà il mondiale di calcio per pazienti psichiatrici.
Il calcio come terapia è un’idea di un manipolo di psichiatri italiani, che hanno iniziato a sperimentare più di 20 anni fa, trattati con sussiego dai loro colleghi più tradizionalisti.
I primi risultati, basati sull’esperienza di una trentina di squadre di “matti”, spesso allenate direttamente dai loro medici, erano però incoraggianti: la percentuale di ricoveri si abbassava drasticamente; e l’incontro sul campo di gioco garantiva un riavvicinamento tra il paziente e il suo quartiere, abbattendo le differenze tra i “sani” e i “malati”.
Così, la tenacia di quel gruppo di psichiatri, e il successo di “Matti per il calcio”, un piccolo documentario indipendente del 2004 trasmesso dalla Rai e distribuito in dvd, hanno fatto infine un piccolo miracolo. Dalle 30-40 squadre esistenti dieci anni fa, si è passati oggi a migliaia e migliaia di squadre di pazienti psichiatrici nei cinque continenti.
E il Giappone, che è oggi all’avanguardia con 600 squadre, quasi tutte finanziate da società sportive di serie A, ha deciso di organizzare una Coppa del Mondo.
Così, per la prima volta nella storia, Argentina, Italia, Giappone, Danimarca, Corea del Nord e Peru si contenderanno il titolo mondiale.
Quando Santo Rullo, già presidente dell’associazione italiana di psichiatria sociale, ha ricevuto l’invito dai suoi colleghi giapponesi, non ha potuto trattenere un grido di gioia: questo torneo è il coronamento di vent’anni di dure lotte. Subito dopo, però, da buon sportivo, ha iniziato a preoccuparsi. Sì, perché gli italiani, pionieri nel lanciare l’idea del calcio come terapia, non hanno una squadra nazionale e sono molto indietro nella costruzione della rappresentativa!
Assieme ad alcuni colleghi, il dottor Rullo ha deciso allora di lanciare un appello sui social network, sulle principali testate sportive e nelle trasmissioni calcistiche: la squadra nazionale nascerà su basi democratiche. Tutti i pazienti psichiatrici italiani potranno partecipare ai provini, che si terranno a Roma a fine gennaio e inizio febbraio, e vincere un viaggio aereo per Osaka, dove indosseranno la maglia azzurra e rappresenteranno il loro paese.
A selezionarli, troveranno un ex campione d’Italia, Felice Pulici.
E a prepararli atleticamente, un campione del mondo: il pugile Vincenzo Cantatore.
La chiamata al provino per le convocazioni suona così:
“Chiunque ammetta di soffrire di una patologia psichiatrica dello spettro psicotico o affettivo (schizofrenia, depressione, disturbo bipolare) certificata o certificabile, riconosca di avere qualità calcistiche apprezzabili… meglio se fosse un FENOMENO, abbia voglia di fare un’esperienza di socializzazione con lo sport indimenticabile, abbia l’orgoglio di essere italiano… mix di cultura figlia di Basaglia, Bearzot e Sacchi…. mandi una mail all’indirizzo di posta elettronica calcioesalutementale@gmail.com o invii un piccolo filmato con lo smartphone per dimostrare le proprie abilità calcistiche.
Il candidato verrà chiamato a partecipare alla selezione della squadra nazionale che partirà il 23 febbraio per il Giappone. La selezione avverrà con un provino che si terrà a Roma tra il 30 gennaio 2016, presso il Centro Sportivo Pio XI, in Via Santa Maria Mediatrice, 24. Si terrà sempre a Roma uno stage residenziale di allenamento per amalgamare il team dall’ 8 al 12 febbraio.”
Puoi vedere alcuni articoli di diffusione dell’iniziativa
http://sociale.corriere.it/mondiali-di-calcio-per-persone-con-disturbi-mentali-al-via-la-selezione-per-la-nazionale-italiana/
http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/rubriche/la-storia/2015/12/23/news/mondiali_calcio_disabilita_mentali-130076590/
La pagina facebook dell’iniziativa, per seguire gli aggiornamenti è https://www.facebook.com/calcioeselutementale
Dal momento che le Istituzioni cui il progetto è stato presentato hanno accordato un sostegno morale… ma chiaramente non economico, il progetto si autofinanzierà con una raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfounding EPPELA https://www.eppela.com/it
Tra qualche giorno sarà possibile contribuire economicamente alla realizzazione del progetto. Il budget totale è di 23.000 euro (basterà che 23000 persone versino 1 euro… o 11500 che versino 2 euro… o 1 grande benefattore che versi i 23000 euro). Per questo motivo è importante la diffusione capillare dell’informazione
https://it.zenit.org/articles/una-nazionale-che-entusiasma-da-matti/
http://www.redattoresociale.it/Multimedia/Audio/Dettaglio/499472/Al-via-in-Giappone-i-Mondiali-di-calcio-per-persone-con-disturbi-mentali
http://www.repubblica.it/rubriche/la-storia/2016/01/28/news/mondiale_disabili_mentali-132220363/

Cara amica, caro amico, ai sensi dell’art.13 del nuovo codice sulla privacy (D.Lgs 196 del 30 giugno 2003), le e-mail informative e le newsletter possono essere inviate solo con il consenso del destinatario. Gli indirizzi e-mail presenti nel nostro archivio provengono da contatti personali, da elenchi e servizi di pubblico dominio, pubblicati e presenti in Internet o in e-mail da noi ricevute.
Sperando che tu voglia continuare a ricevere le nostre comunicazioni, ti assicuriamo che i tuoi dati saranno trattati con riservatezza, nel rispetto delle normative vigenti e che non verranno divulgati.
In ogni momento sarà possibile chiedere di essere rimossi dall’indirizzario inviando una e-mail con scritto “NO GRAZIE” nella casella oggetto. Una non risposta, invece, verrà intesa come consenso alla spedizione delle nostre e-mail.
Se, viceversa, conosci qualcuno interessato a ricevere questo genere di informativa basterà segnalarci nome e indirizzo mail.
Grazie
Filed under: informazioni | Leave a comment »