Da Progetto Itaca un ‘Ponte Telefonico’ a sostegno del disagio mentale

Da Progetto Itaca un ‘Ponte Telefonico’ a sostegno del disagio mentale

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Da Progetto Itaca un ‘Ponte Telefonico’ a sostegno del disagio mentale 29 marzo 2016 11:18Attualità Firenze foto di archivio Una linea telefonica a sostegno del disagio mentale, per rispondere a dubbi e richieste e indirizzare verso i servizi cittadini le persone che soffrono di disturbi psichici e i loro familiari: a dare vita all’iniziativa i volontari di Progetto Itaca Firenze, associazione onlus impegnata sul campo nella riabilitazione dei giovani affetti da problemi di carattere psichico. Un vero e proprio Ponte Telefonico, in grado di mettere in comunicazione le persone che fanno i conti con un disturbo e i servizi a disposizione a Firenze, ma anche una linea di ascolto a cui rivolgersi per informazioni e supporto nella ricerca di una strada giusta per la diagnosi e la cura della disabilità mentale. I volontari di Progetto Itaca Firenze per il momento risponderanno alle chiamate il lunedì e il martedì dalle ore 15 alle 18 e il mercoledì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle ore 15 alle 18. Ma il Ponte Telefonico sarà sempre attivo al numero 055 0672778, grazie alla segreteria telefonica: chiunque potrà lasciare un messaggio in qualsiasi orario per essere ricontattato dall’Associazione. L’obiettivo è quello di allargare le fasce orarie del Ponte Telefonico, ma molto dipende dalla disponibilità di tempo dei volontari. Anche per questo motivo Progetto Itaca Firenze ha dato avvio a un nuovo corso di formazione per volontari, proprio in questi giorni. Gli incontri si svolgono presso il Club Itaca di via Gino Capponi 25, dove si ritrovano quotidianamente i soci di Itaca, ovvero i giovani che fanno i conti con disturbi di vario tipo legati alla sfera psichica. Il corso di formazione è tenuto da alcuni tra i migliori professionisti attivi a Firenze nel campo della salute mentale e da personale interno. Progetto Itaca è presente a livello nazionale in alcune tra le maggiori città d’Italia: nasce a Milano nel 1999 con l’intento di attivare progetti di informazione/sensibilizzazione, riabilitazione e inserimento lavorativo delle persone affette da disturbi mentali, garantire sostegno alle famiglie e realizzare interventi di prevenzione, rivolti in particolare ai giovani. A livello fiorentino l’Associazione supporta progetti di reinserimento sociale e promuove iniziative di informazione a partire dalle scuole. Tutti i servizi sono gratuiti, finanziati da donazioni private, anche attraverso eventi di raccolta fondi. Il Club conta decine di iscritti e accoglie ogni giorno numerosi soci, accompagnandoli verso il reinserimento sociale e l’autonomia. Anche dal Club stesso Fonte: Ufficio Stampa

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Disagio mentale: emergenza nascosta

Disagio mentale: emergenza nascosta

IL FENOMENO HA ASSUNTO DIMENSIONI PREOCCUPANTI IN EUROPA.

È figlia della frenetica società contemporanea, iperattiva e ultracibernetica, la nuova pandemia che sta contagiando il Vecchio Continente: i disturbi mentali si prospettano la sfida sanitaria del Terzo millennio. Secondo i dati diffusi dall’Epa, l’Associazione Europea di Psichiatria, nel 2030 saranno proprio queste le malattie più diffuse.

Attualmente in Europa, su 514 milioni di abitanti, coloro che soffrono di ansia, depressione, demenza, dipendenza da alcol e droghe e disagio psicologico sono già quasi 165 milioni, il 38,2% della popolazione totale, di cui appena uno su tre riceve farmaci o cure (33%). A conferma dei dati raccolti, la scala di disabilità ‘Daly’ (anni persi per mortalità precoce o vissuti in malattia) colloca sul podio europeo proprio le patologie mentali (26,6%); una situazione preoccupante, che sembra tra l’altro evolversi molto rapidamente, necessitando un continuo monitoraggio.

In termini di frequenza, al primo posto ci sono i disturbi d’ansia (14%) e Alzheimer (7,3%), seguiti da insonnia (7%) e depressione maggiore (6,9%); si scende poi ai disturbi somatoformi (sintomi fisici che indurrebbero a pensare a una malattia somatica, al 6,3%), disturbi da iperattività e deficit dell’attenzione-Adhd (5% dei giovani), infine dipendenza da alcol e droghe (4%) e demenza (dall’1% nella fascia 60-65 anni al 30% fra gli 80enni). Sempre secondo i dati, le patologie con impatto maggiore sono la depressione, l’Alzheimer e i problemi legati all’abuso di alcool.

Il tasso risulta elevato anche in Italia: degli oltre 61 milioni di malati d’ansia, sono ben 8 milioni solo quelli nel nostro paese, mentre sono 29 milioni gli insonni e quasi altrettanti i depressi, di cui 3,9 milioni Italiani. Le più colpite risultano le donne: il peso dei disturbi mentali, inteso come disabilità, impatta infatti sulla popolazione femminile per oltre il 30% sul totale malattie, mentre su quella maschile solo per il 23%.

Un altro fattore di incidenza risulta poi essere la crisi: secondo i dati avrebbe incrementato in particolare ansia, depressione, mortalità dovuta all’alcool e tasso dei suicidi, questi ultimi spesso in relazione alla disoccupazione. Difatti, a fronte di un incremento della disoccupazione del 10%, si registra un +1,4% del tasso di suicidi; il dato, ancora medio-basso per quanto riguarda l’Italia – 6,3 suicidi su 100 mila abitanti – risulta invece abbastanza alto su base europea, sfiorando il raddoppio, con un dato annuo di circa 12 suicidi per 100 mila abitanti. Inoltre, la perdita di speranza e la percezione di protezione sociale molto bassa fungono da fattori di amplificazione, determinando un’esasperazione del modo in cui il malessere viene manifestato. Infine, non va sottovalutata l’influenza di Internet e dei social network, con la crescente diffusione di disturbi paranoici come la “cybercondria”.

 

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Dalla terapia alla Terra-Pia, a piedi fino a Roma insieme ai ragazzi con disagio psichico

Dalla terapia alla Terra-Pia, a piedi fino a Roma insieme ai ragazzi con disagio psichico

 

terapia

Un viaggio lungo oltre 250 km a piedi da Prato fino a Roma coinvolgendo tutti i ragazzi pratesi con disagio psichico.

E’ l’ambizioso progetto dal titolo “Dalla terapia alla Terra- Pia: la Francigena dei viandanti verso il Giubileo” promosso dall’associazione Pangea di Prato capofila di una rete di altre otto associazioni pratesi che hanno deciso di aderire con il patrocinio di Cesvot.

La partenza è prevista il 31 maggio da Monteriggioni (Siena) con arrivo a Roma-Città del Vaticano il 12 giugno 2016, data nella quale sarà celebrato il Giubileo degli ammalati e delle persone disabili.

Un viaggio di 13 giorni in 12 tappe lungo la via Francigena per una media di 20-30 km giornalieri e 8 incontri organizzati prima della partenza dedicati alla storia della via Francigena, al percorso e alla preparazione fisica necessaria per intraprendere il viaggio.

Il gruppo, formato dai ragazzi, dai familiari e volontari delle associazioni del territorio pratese che si occupano di salute mentale e operatori del Dipartimento di salute mentale di Prato, sarà seguito da un pulmino messo a disposizione per ogni eventuale necessità che trasporterà  tutto il materiale per il viaggio.

I pernottamenti sono stati previsti in ostelli e strutture dell’accoglienza riservate solo  a pellegrini in cammino verso Roma.

“Vogliamo far vivere a persone messe alla prova ogni giorno con una situazione di disagio, un’ esperienza di un lungo viaggio a piedi dove si sperimenta il confronto con gli altri, con le proprie capacità e diversità.” Spiega la volontaria Cristina Tacconi, fra gli organizzatori del progetto.

“Raggiungere Roma  è una meta e un inizio, per  persone che vivono sulla propria pelle il pregiudizio e lo stigma, l’impresa del “viaggio” realizzata assieme è il “si può fare” condiviso. L’esigenza di realizzare  questo “ pellegrinaggio”  – spiega Tacconi – è nata fra volontari e utenti delle associazioni coinvolte per confrontarsi in  un viaggio mistico, di riflessione ma  anche pieno di avventura con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei soggetti con disagio psichico.

Per realizzare quello che per molti di questi ragazzi rappresenta un sogno abbiamo aperto una piattaforma di crowdfunding per raccogliere fondi per finanziare il progetto nella speranza di raggiungere presto la somma necessaria”.

 

Fonte: GT, Galli Torrini soluzioni per comunicar

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