
I centri di Salute Mentale in Italia sono inadeguati: la denuncia dell’UNASAM
Italia soggetta ad una “involuzione culturale” che causa cronicità e pregiudizio

I centri di Salute Mentale in Italia sono inadeguati: la denuncia dell’UNASAM
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Mancate risorse finanziarie, scarsi interventi riabilitativi e assenza di formazione del personale: questa la situazione generale dei centri per la #Salute Mentale in Italia. L’#UNASAM, Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale, si dice preoccupata a nome di tutte le famiglie coinvolte e persino degli operatori sanitari.
La lettera al ministro Lorenzin
Per questo è stata stilata una denuncia delle gravi condizioni in cui versa il nostro Paese, rivolta principalmente alla Ministra alla Salute Beatrice Lorenzin e che sottolinea dettagliatamente tutti i punti cruciali relativi all’argomento. Tra questi, quelli che destano particolare preoccupazione, sono quelli che comportano gravi conseguenze di cronicità e pregiudizio: “Il non rispetto delle norme, di cui sopra, ha determinato grave pregiudizio alla salute di migliaia di cittadine e cittadini italiani, determinando cronicità e grave danno alle famiglie e all’ intera comunità” – scrive la Presidente Gisella Trincas nella lettera di denuncia.
Non solo: si parla anche di ridotta presa in carico dei pazienti a causa della mancata disponibilità di servizi ambulatoriali che, peraltro, intervengono prevalentemente sulle urgenze con farmaci e T.S.O.; servizi impossibilitati a garantire un intervento riabilitativo adeguato ed un coinvolgimento attivo dei familiari, con conseguente difficoltà a garantire la corretta emancipazione dei soggetti; centri di Salute Mentale aperti solo alcune ore del giorno o, addirittura, solo alcuni giorni della settimana.
Ancora una volta l’Italia si trova un gradino più in basso, e ancora una volta rispetto ad una condizione troppo sottovalutata. Il disturbo psichico va messo alla pari di un qualunque altro disturbo fisico, e curato con altrettante attenzioni. Finché non si creerà una condizione ottimale per il trattamento della Salute Mentale, non si potrà parlare di superamento dei pregiudizi né, tantomeno, di cura. Confidiamo, dunque, nel buon senso di chi di dovere affinché tale “involuzione culturale” si trasformi in “evoluzione”.

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